La rivincita di chi nei menù è sempre ultimo
Dalle vacanze di questa estate mi porto a casa una competenza in più: ho imparato ad apprezzare (e a preparare) le “bowl” di frutta.
Non è poco: è dare valore a un cibo che di solito arriva ultimo, spesso è utilizzato frettolosamente negli spuntini (in alcuni casi ciò è un errore), è considerato poco degno di essere elaborato fresco e, salvo che nelle macedonie, non meritevole di particolari presentazioni.
E invece… sorpresa! Si può essere creativi e golosi, divertirsi a più non posso, soddisfare adulti e bambini e saziarsi completamente, nel corpo e nel cuore, accogliendo con gratitudine la luce del sole trasformata per magia nei colori, profumi, corposità e sapori della frutta matura.
Il concetto è preparare un piatto completo in cui una base di purea di frutta fresca sia unita a pezzetti di frutta e/o ortaggi, esaltata da spezie di vario genere e guarnita da cereali, semi, scaglie di frutta secca, cacao…
A seconda dei momenti del pasto e dello stile nutrizionale potrebbero essere necessarie integrazioni: niente di più facile! Yogurt (di soia per vegani o intolleranti al lattosio), fiocchi di latte (o tofu fermentato o tempeh) per bilanciare l’apporto proteico (facilissimo inoltre per sportivi aggiungere le proteine in polvere); burro di arachidi, latte di cocco e cocco in scaglie per l’apporto in lipidi.
Il Coniglio bianco si mise gli occhiali e domandò: — Maestà, di grazia, di dove debbo incominciare ? — Comincia dal principio, — disse il Re solennemente… — e continua fino alla fine, poi fermati.
E, per cominciare, la cura dei particolari e degli strumenti: una bella ciotola, quella che ci piace di più, con un sottopiatto adatto. Poi un coltellino affilato, di ceramica per non far ossidare la frutta, bagnato spesso in un bicchiere d’acqua dove abbiamo spremuto il succo di un limone. Quindi frutta di stagione, fresca e matura, da pelare con cura (non buttate le bucce edibili se la frutta è Bio: vi possono servire per preparare le barrette snack… ma questo è un altro post 😉 ) Ricordate anche che alcuni semi che generalmente scartiamo possono essere preparati e piantati… sul balcone, così la vita continua!
E, infine, tanta fantasia per combinare colori, sapori e aromi. Sono rimasta stupita dal gusto intenso e stuzzicante dei grani di pepe rosa e melograno su minuscole sfoglie di pompelmo rosa e melone bianco, con una base fatta da purea di banane e mango.
‘Cause the sky is the limit tonight!
Frutta biologica, non trattata, di stagione, molto varia… ma i costi?
Il costo, il tempo e la cura necessari per preparare una bowl sono tanti, soprattutto se per una persona sola, saltuariamente.
In realtà la carenza (l’assenza in molti casi) di cibo fresco e crudo e l’eccessiva quantità di cibo artefatto, devitalizzato, solo apparentemente “economico”, è una delle cause dello stato infiammatorio globale in cui molti di noi si trovano (tanto più industrializzato è il luogo in cui si vive, tanto peggio): da ciò problemi gravi di salute e iperreattività ad agenti infettivi sin dalla più tenera età. Non mi sembra un gran risparmio.
Una ricca bowl spesso merita di diventare la portata principale di un pasto per tutta la famiglia (sentiamoci per quantità e pro-porzioni 😉 )
Frullare 200 gr banane con 100 gr di frutti rossi (mirtilli o bacche di açai). Versare in una ciotola.
Ricoprire, ordinatamente, in modo da formare un disegno o una decorazione, con pezzetti di frutta tagliati con un coltellino di ceramica e spruzzati di limone.
Guarnire e insaporire con foglioline di menta, semi di lino e spezie secondo i gusti.
Per non perderti neanche un articolo
e non preoccuparti, anche io odio lo spam
Dott.ssa Antonella Bevere
C.F.
P.IVA
info@antonellabevere.it