Che seccatura!

Essiccare… new cult!

di ANTONELLA BEVERE

L’essiccazione è senz’altro la prima modalità di conservazione del cibo, scoperta prima della fermentazione e della salamoia. Serve solo cibo crudo in piccoli pezzi, pietre battute dal sole, o semplicemente un posto ventilato e asciutto quando le temperature sono elevate. E il “sotto sale”? Non vale: anche il sale è un “essiccato”!

Preparazioni Slow Food,  Green,  No Waste,  Raw (crudista)  

Non solo frutta e verdura: ogni cibo è buono.

A me personalmente è sempre piaciuta tanto la frutta secca: uvetta, prugne, datteri, chips di mele, banane, albicocche… specie se  unita a semi oleosi (noci, anacardi, arachidi…):  sono sempre felice di sentirmi criceto, rosicchiare è il mio antistress preferito!!  Fino a che, in occasione dello scorso  compleanno, i miei figli hanno pensato bene di regalarmi una essiccatrice!
Sto come da bambina davanti al Piccolo Forno!
Gioco, essicco, rosicchio… divertimento infinito nel vedere i miei bei barattoli di vetro riempirsi e vuotarsi di “seccature”.

Sul web si scopre un mondo: comunità vere e proprie, ricette, modi di essere più a contatto con il cibo crudo, manipolandolo il meno possibile, un’alimentazione slow-food e molto green. E allora navigo, trovo ricette, mi diverto, mi godo un tipo di alimentazione naturale e conosco persone che ormai fanno parte di comunità vere e proprie. Come i ragazzi di Bella Dentro.

Basta con il Body Shaming!
Anche i prodotti ortofrutticoli venuti su non proprio secondo i canoni standard per misura e aspetto estetico,
purché rigorosamente sani e privi di fitofarmaci,
hanno il loro valore, nulla si butta.

Quelli di Bella Dentro li vanno a raccogliere in giro per aziende agricole, pagandoli a prezzo equo, e li distribuiscono a chi sa farli “fruttare”, comunque.
Uno dei modi è appunto avviare un laboratorio professionale di essiccazione, dando spazio e possibilità di incontro a ragazzi autistici con deficit cognitivo che trovano in queste attività compagnia, lavoro, allegria…
Dentro e fuori, ma quanto sono belli?

La mia ricetta preferita?

Ho scoperto che le patate americane, essiccate a fettine, sono un ottimo spuntino con qualcosa di spalmabile: una salsa di yogurt greco aromatizzato, o miele e noci, o ricotta, pepe e prezzemolo… ma la mia preferita rimane una versione delle zucchine alla scapece, quelle che mia madre, napoletana, faceva come Dio comanda, asciugate al sole e poi fritte e marinate nei vasetti con aglio, olio, aceto e menta. Io invece le preparo con rondelle di zucchine essiccate, marinate nello stesso modo.
Mamma, perdonami… : cagnano ‘e musicanti, ma nun cagna ‘a museca!

Le zucchine alla scapece (dallo spagnolo escabeche, a sua volta dall’arabo iskbag per indicare la marinatura) si prestano come contorno aromatico e fresco, ottime anche per guarnire di tartine.

Essiccate, le rondelle di zucchine mantengono intatto il loro sapore, e con solo olio crudo sono adatte anche a chi segue regimi alimentari più restrittivi.

Naturalmente questa ricetta  è solo un esempio, gustosissimo,  di quello che si può fare con un essiccatore: oltre a tutte le varianti di frutta, si possono disidratare foglie e fiori per goderne a lungo il profumo, frutta colorata da usare come guarnizione ambientale, spezie (mai più senza prezzemolo!), straccetti di carne/pesce crudi e salati, tuorli d’uovo… si possono preparare cracker con cereali, semi e farine, e le ricercatissime barrette snack con fibre ricavate dallo scarto (bucce, ciò che di adeguato ricaviamo dall’estrattore…) che andranno poi mescolati a miele, semi, ed eventualmente proteine in polvere. 

La fantasia e le possibilità non hanno limiti!

Perché essiccare?

  1. E’ ecologico (anti spreco). Si possono conservare così prodotti di stagione o in offerta comprati in abbondanza,  o le spezie fresche, o il battuto per il soffritto o per il brodo vegetale.
  2. E’ sano: è sufficiente utilizzare prodotti sicuri (coltivati senza fitofarmaci) e aggiungere… aria!
  3. L’energia che viene utilizzata per essiccare si risparmia poi nella conservazione.
  4. Si ottengono preparazioni comode da portare in viaggio.
  5. La masticazione prolungata, insegnata sin da bambini, è estremamente benefica per i denti, le gengive, e le ghiandole salivari.
  6. Diminuisce molto il ricorso a sale, zuccheri artificiali, conservanti.
  7. Consente di far spaziare la fantasia in ricette attualmente di gran moda in cui la manipolazione successiva degli alimenti essiccati crea texture particolari nei piatti ed esalta alcuni sapori.
  8. Può essere un incentivo al coltivare, magari sul balcone di casa, alcuni prodotti che poi si possono conservare in questo modo. Gli orti domestici ormai stanno diventando un segno tangibile della spinta verso il green!
  9. Può diventare una professione:  per essere più a contatto con la nostra terra e insegnarlo ai nostri giovani, per inventare nuove piccole aziende sul territorio, per ricavare un guadagno con gioia e divertimento facendo cose buone, per valorizzare tutto, senza buttare niente! Ci vuole impegno, fantasia e creatività per scoprire il valore di ciò che all’esterno forse appare meno omologato. Ma il risultato è sempre stupefacente!

In sintesi

La ricetta delle zucchine alla scapece

Essiccare bene rondelle di zucchine di circa 5-8 mm. 
Marinarle  con un liquido ottenuto aggiungendo aceto, olio, sale e un battuto di aglio e menta fresca, rimescolandole ogni tanto.  

Consumare dopo almeno 12 ore o conservare in frigo in vasetti di vetro. 

Pro

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