A ciascuno il suo hummus

Tra i vari litiganti, noi ne godiamo

di ANTONELLA BEVERE

Non mi ha stupito venire a sapere che c’è una guerra dell’hummus, non ancora conclusa, per ottenerne e brevettarne le origini: nel 2008 il Libano ne ha rivendicato la creazione accusando Israele di volerne fare il piatto nazionale. Israele d’altronde cita fonti bibliche di 3500 anni fa, l’Egitto già nel tredicesimo secolo ne possedeva una ricetta (con olio di oliva al posto del famoso olio di sesamo) ma anche la Grecia, la Turchia e alcune regioni africane fanno di questa pietanza uno dei cardini della loro tradizione.

Ricetta Vegana,  Senza Glutine,  a basso Indice Glicemico,  Ipolipidica  

Contiene Omega3, Ferro, Proteine

In fin dei conti, l’idea di ridurre in poltiglia gli alimenti penso sia antica come l’uomo, anzi, come le mamme. E questa poltiglia di ceci è davvero speciale. Israeliana? Libanese? Tra i tanti litiganti ciascuno di noi ha il diritto di creare il suo hummus, pur sapendo che quello che potremmo assaggiare nei posti tipici avrebbe senz’altro aromi e profumi diversi, insieme con millenni di vite e di storie da raccontare.

Del resto è vero che ogni piatto apprezzato e ripetuto è sempre diverso dalla volte precedenti: la cucina di casa non ripete mai, come Paganini! Questo è il suo pregio e la sua preziosità.

Una volta lessi, non ricordo dove, di un Dio che, parlando teneramente all’uomo che vedeva triste, gli diceva:
“Non ti sei accorto del tramonto che ho dipinto in cielo per te stasera?
Era proprio per te, ma non ti preoccupare, domani ne dipingerò un altro, diverso, ma altrettanto speciale!”

Io ho pensato a unire ceci e spinaci per arricchire ulteriormente di ferro  e per colorare di verde brillante il mio vasetto.

Naturalmente per chi ha tempo e buoni muscoli (o per chi vuole valorizzare entrambi) è infinitamente meglio lavorare questo cibo a mano in una ciotola con pestello, magari di legno. La differenza di sapore vi sorprenderà, provare per credere.

E’ ottimo da spalmare su pane integrale, o pan-germoglio o fette biscottate tipo Wasa, accompagna ed esalta il sapore di altri piatti (tofu rosolato, o carne o pesce).

Per chi segue un’alimentazione bilanciata (tipo Zona) va abbinato a verdure crude (esempio raccolto su coste di sedano) e a una fonte proteica per costituire un ottimo piatto unico, per i Vegani d’altronde è un piatto completo soprattutto se associato a del seitan e verdure crude per ottenere tutto lo spettro di aminoacidi e oligoelementi necessari.

I bambini, anche piccolissimi, lo ameranno (scegliete con cura gli aromi preferendo quelli “nazionali”). Immaginate la loro gioia a vederlo brillare in vari colori: verde, o viola fosforescente (con l’aggiunta di due cucchiai di barbabietole invece degli spinaci) e arancione vivo (con pezzetti di patata americana o carote).

Si possono variare le spezie a piacimento, l’olio di sesamo è una fonte di Omega3, il cumino è un antisettico e digestivo e ha un sapore dolce e aromatico al quale, una volta abituati, è difficile rinunciare (sia il cumino che il finocchio combattono il meteorismo).

È un piatto assolutamente green e abitua allo zero-waste, infatti, oltre a poter essere realizzato mettendo da parte ceci e spinaci cotti per altre preparazioni, utilizza le bucce grattate dei limoni e le foglioline del finocchio che altrimenti andrebbero buttate.

In sintesi

La ricetta

Mettere in un frullatore 300 gr di ceci già lessati (in acqua aglio e sale), un cucchiaio di succo di limone, un cucchiaio di olio di sesamo (Tahin), un cucchiaino di semi di cumino, una puntina di curcuma (se gradita). Iniziare a frullare grossolanamente. Aggiungere due forchettate di spinaci lessati e ben strizzati (250 gr circa in peso crudo) e continuare a frullare sino ad ottenere una pasta omogenea e cremosa.Spolverate di pepe e guarnite con foglioline di finocchio triatte.

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